Vino e cultura sono un binomio indissolubile, ma spesso dimenticato: non é necessario fare riferimento a grandi nomi per trovare un'eccellenza, ma, prestando attenzione al dettaglio, si puo' restare gradevolmente sorpresi.
Per fronteggiare la calura, nulla di meglio che immergersi nel verde, pertanto ne abbiamo approfittato per passare un fine settimana nei Colli Asolani, altra terra di Prosecco nel Trevigiano e della meno nota Montello DOCG, caratterizzata dalla produzione di un rosso elegante di lungo affinamento.
Le bellezze di questi luoghi risiedono non solo nei monumenti storici, ma anche e soprattutto nell'ospitalità e gentilezza dei suoi abitanti che si prodigano per farti scoprire il loro territorio, con una cura e un'attenzione introvabili nella grande città.
Maser ospita Villa Barbaro, anzi bisognerebbe dire che Maser é Villa Barbaro: un imponente complesso edilizio con parco e terre, simbolo dell'opulenza della nobiltà veneziana, in attività da secoli nel settore vitivinicolo; tuttora implicata in un lungo restauro che dovrebbe renderla ancora più splendida e fruibile, si puo' comunque visitare e dispiega tutto il suo splendore attraverso gli affreschi del Veronese, le prospettive palladiane e i meravigliosi tromp-l'oeil, nonostante gli scempi di alcuni proprietari del passato.

Accanto a questo colosso di arte e storia, piccole gemme da scoprire sono incastonate nel territorio: ad esempio la Tipoteca di Cornuda, un museo gioiello dell'arte tipografica, con un'interessantissima collezione di macchinari e caratteri mobili, nonché un'immensa donazione di spartiti della casa editrice La Musica Moderna, fondamentale per la canzone italiana del XX secolo. Usciamo dalla Tipoteca con una pubblicazione in dono, omaggio alla mia precedente attività di filologa musicale, che con molta nostalgia ho rievocato, ma il tempo passa e non si puo' fermare, quindi rieccoci in bici per le strade dell'Asolano, sfrecciando attraverso campagne verdeggianti e opulente di frutti.
Meta successiva è un curioso monumento, il Memoriale Brion nel cimitero di San Vito di Altivole: ultima opera dell'architetto Carlo Scarpa, realizzata negli anni 70 per i coniugi Giuseppe e Onorina Brion, in realtà è un luogo impossibile da descrivere, pervaso da un'atmosfera rarefatta di bellezza silenziosa, a ricordo di cio' che siamo veramente e della reale direzione del nostro cammino sulla terra.
La bella giornata assolata ci ha prosciugato le energie, niente di meglio che una terrazza ombreggiata vista vigne in compagnia dei proprietari dell'Agriturismo Sant'Andrea. E' l'occasione per scoprire attraverso una degustazione i prodotti della Cantina Martignago: circa 9 ettari di vigneto in conversione biologica, il cui prodotto di punta è l'Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Dry, molto fruttato e floreale, senza la nota erbacea della zona del Valdobbiadene e comunque dalla nota zuccherina non troppo spinta; notevole é il loro Prosecco "salato" cioè un Extra brut senza zuccheri molto piacevole alla beva, che mantiene le note gusto-olfattive del precedente con la giusta acidità, rendendolo un ottimo prodotto da tutto pasto.
Anche il Montello rosso appare ben equilibrato e con un affinamento dosato in botte, pur essendo ancora troppo giovane per meglio apprezzarlo; la cantina propone inoltre uno spumante a base di Piwi (vitigno Prior) e un frizzante Col Fondo, a testimonianza della volontà di stare al passo con le nuove tendenze della viticoltura biologica.
Per indirizzi di osterie e ristoranti, vi lascio nelle mani del vostro intuito o del gestore del vostro alloggio: troverete una cucina semplice e genuina ovunque, come del resto il territorio da visitare.